Coppa d’Oro delle Dolomiti, trionfo di Mario Passanante
Sui passi dolomitici Mario Passanante, brand ambassador Mafra, ripete il successo dello scorso anno, rafforzando il primato nel Campionato italiano Grandi Eventi
Dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno, Mario Passanante si è imposto ancora nella Coppa d’Oro delle Dolomiti. Una gara che il driver siciliano, ambasciatore Mafra, nella sua carriera ha conquistato in tutto per ben cinque volte!
L’edizione 2024 della competizione dolomitica è stata quanto mai combattuta. Lo dimostra il minimo scarto sui secondi classificati: solo 19,70 penalità separano Mario dalla coppia Moceri-Dicembre, a bordo di una Lancia Ardea del 1941. E 31,79 sono i punti di vantaggio sui terzi classificati, Diana-Carrotta con una Fiat 508 C del 1938.
Ad affiancare Passanante, a bordo della sua Fiat 508 C del 1937, il navigatore Alessandro Molgora, presidente della Scuderia Franciacorta Motori.
Tutto sotto controllo
Mario è partito subito alla grande: si è imposto, infatti, già nel prologo della gara, disputato giovedì 18 luglio. Un percorso di 41,55 chilometri, iniziato tra due ali di folla nel centro di Cortina d’Ampezzo. Il percorso si è concluso nella stessa località dolomitica, dopo aver attraversato Misurina, Auronzo, Ponte Ruvadoi e aver affrontato il Passo Tre Croci.
Passanante ha così affrontato la prima tappa da leader della classifica assoluta. Il suo vantaggio era di 16 penalità sull’equipaggio Patron-Clark (Bentley 3 litri del 1925) e di 17 su quello costituito da Diana e Carrotta.
A rendere più difficile la vita ai concorrenti venerdì 19 luglio sono stati gli scrosci di pioggia che hanno caratterizzato la tarda mattinata. Anche il traffico intenso, dovuto alla stagione turistica, ha reso complicato per gli equipaggi rispettare i tempi imposti per i passaggi ai controlli orari.
Passanante e Molgora si sono comunque presentati al comando della classifica pure al termine della prima tappa, che ha visto arrendersi per un guasto all’impianto elettrico la Bentley di Patron-Clark. Principali sfidanti di Mario e Alberto sono così diventati i conterranei Moceri-Dicembre.
Le prove di sabato 20 luglio sono state decisive per delineare la classifica finale della gara. Il percorso prevedeva passaggi cronometrati a Pocol, sul Passo Giau, alla Forcella Staulanza e nei pressi di Longarone e di Provagna, prima del ritorno a Cortina d’Ampezzo.
Con la sua fredda precisione, Mario non ha sbagliato un colpo arrivando da vincitore al traguardo della Coppa d’Oro delle Dolomiti 2024 e rafforzando così il proprio primato nel Campionato italiano Grandi Eventi.
Il prossimo e ultimo appuntamento del Campionato è la Targa Florio Classica, che si disputerà dal 10 al 13 ottobre. Prima di allora, però, Mario terrà alti i colori Mafra anche in un’altra gara di grande prestigio, il Gran Premio Nuvolari di Mantova (19-22 settembre).
“Con il cuore in gola”
“Io sono sempre ansioso per le condizioni della macchina, avendo una bella età”, confida Mario a noi amici di Mafra, “tant’è vero che anche questa volta, prima della partenza mi sono accorto di un paraurti allentato e della mancanza di olio… Poi, però, tutto è andato per il meglio”.
La sfida con i rivali, in particolare con Giovanni Moceri, è stata dura: “Essendo un regolarista puro, cioè abituato al passaggio al centesimo di secondo sui pressostati delle prove di regolarità, non amo le prove di media (quelle in cui i concorrenti devono tenere in ogni punto di un certo tratto del percorso una media imposta, che viene controllata a sorpresa dai cronometristi, ndr): così, nella prima tappa, ho accumulato qualche penalità e mi sono trovato Moceri vicinissimo in classifica”.
Poi, però, le cose sono andate per il meglio, anche per l’abilità di guida di Mario: “Nelle lunghe discese”, spiega, “ho risparmiato i freni, uno dei punti deboli della mia macchina: usando il freno motore e spingendo e rilasciando il pedale del freno, in modo da evitare brusche sollecitazioni, ho evitato di usurare le ganasce, trovandomi con i freni in perfetta efficienza al successivo passaggio sui tubi”.
La lunga esperienza di Passanante ha avuto ancora una volta la meglio: “Vincere la Coppa d’Oro”, conclude Mario, “è per me un motivo di grande orgoglio, che condivido con la mia scuderia Franciacorta Motori e con Mafra, che mi supporta costantemente”. E noi di Mafra siamo altrettanto orgogliosi del nostro Ambassador Mario Passanante, per il quale continueremo a fare il tifo nelle prossime gare.